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Comitato genitori e insegnanti x la scuola pubblica – Padova e Provincia

Posts Tagged ‘Piano programmatico’

Treviso. Scuola sul lastrico: supplenti senza paga, il preside chiede un prestito

Posted by comitatonogelmini su 21 marzo 2010

Il dirigente della media Grava di Conegliano va in banca
per garantire di persona gli stipendi di alcuni docenti
di Giampiero Maset
da Il Gazzettino
21 marzo 2010

Supplenti che non sono pagati da gennaio e sono costretti a vivere nella più totale precarietà, e diverse attività consolidate, che ne qualificavano l’offerta formativa, sospese. Il dirigente Flavio Moro ha pensato addirittura, rischiando di persona, di chiedere alla banca di appoggio l’anticipazione di fondi che non si sa se arriveranno.

È la situazione che si sta vivendo alla scuola media Grava, di cui fanno parte anche le sedi Brustolon, Cima e Rua di Feletto, con un più di 1000 alunni. Il consiglio di istituto ha trasmesso al ministro Mariastella Gelmini la richiesta di “assegnazione di risorse per poter garantire il diritto all’istruzione e la continuità del servizio scolastico anche mediante la sostituzione del personale assente per tutti i motivi previsti dalla vigente normativa, in considerazione del fatto che la Grava ha da sempre seguito una politica di contenimento della spesa, procedendo alle nomine dei supplenti solo per i periodi strettamente necessari, attenendosi alle direttive del ministero”.

Si sottolinea che “per mettere in pratica tale politica e garantire il regolare svolgimento delle attività è stato necessario ricorrere all’istituto delle ore eccedenti in sostituzione dei colleghi assenti, remunerate con anticipo di cassa nei limiti delle disponibilità finanziarie della scuola e di cui si attende l’erogazione dei fondi”.

All’inizio di quest’anno, per il pagamento delle ore eccedenti e delle supplenze brevi di docenti e personale Ata, la scuola aveva un residuo attivo di 41.437 euro e un sospeso da liquidare per le ore ecedenti da settembre a dicembre 2009 di 10.385 euro. Il 14 dicembre 2009 il Ministero ha comunicato che la Grava può fare affidamento per redigere il programma 2010 su una risorsa di 100.578 euro. Nella lettera al ministro Gelmini si sottolinea che “tolto da questo importo la somma di 78.311 euro, relativa agli incarichi specifici di docenti e funzioni strumentali Ata, restano 22.451 euro” e che “sottratte da questa somma le differenze stipendiali e le indennità per la dirigenza, il budget per il pagamento delle supplenze di docenti e Ata amonta a 11.764 euro”.

Nel mese di gennaio la spese per le supplenze è stata di 8.135 euro. Con la loro liquidazione la scuola poteva disporre di 7.686 euro e il fabbisogno alla data del 12 febbraio per gli stipendi di tale mese era di 11.764 euro, con uno sforamento di 4.077 euro sull’amontare assegnato per l’anno finanziario 2010”. E si evidenzia che “a seguito di astensioni facoltative per maternità di 3 docenti con orario di cattedra le supplenze si protrarranno fino al termine delle lezioni, senza che ci siano fondi per pagarle”

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Veneto, le scuole senza un euro

Posted by comitatonogelmini su 7 febbraio 2010

da orizzonte scuola
7 febbraio 2010

 

 

 

Ci sono scuole che avanzano dal ministero 180 mila euro. Altre che per il funzionamento quest’anno hanno ricevuto zero euro. Il 14 febbraio tutti gli istituti devono presentare una sorta di «bilancio di previsione» ed è il caos: la maggior parte delle scuole è in rosso e oggi non sa se avrà i soldi per pagare fino a fine anno i docenti supplenti.

«Se continua così andrà a finire che i supplenti dovranno pagarli i genitori» è l’amara provocazione di Annarita Trevisan, direttore amministrativo della scuola Tintoretto. Di certo c’è solo il fatto che nel 2010 i soldi per le supplenze basteranno fino a giugno. Nel 2009 le scuole hanno assunto supplenti, fornito pulizie, comprato pennarelli e pagato fotocopie, tutto a spese proprie, nell’attesa dei soldi dal ministero, che non sono arrivati.

«L’anno scorso abbiamo avuto 116 mila euro per le supplenze e zero per il funzionamento, quest’anno il capitolo è unico con 40mila in meno— dice ancora Trevisan— fino a giugno possiamo pagare i docenti, poi basta. Non so che faremo, magari divideremo i bambini per le classi». Basta un rapido giro per le scuole per capire che è per tutti così. Giancarlo Cavinato, dirigente della direzione didattica Da Vinci di Mestre, ha fatto i conti che avanza 80 mila euro. Gabrielle Mazzone, dirigente della Giulio Cesare di Mestre, alla voce crediti ha segnato 50 mila euro. «Se avremo malattie lunghe — dice — resteranno scoperte, non possiamo assumere supplenti ». Visti questi precedenti i dirigenti scolastici sono titubanti a seguire la circolare arrivata dal ministero che indica di inserire a bilancio i soldi in arrivo come se fossero arrivati. «Io li iscrivò ma finché non li vedrò arrivare per me saranno inesistenti — dice Riccardo Carlon, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Diaz di Venezia—cosa succede se li uso e poi non arrivano?».

Una situazione drammatica, alla quale proprio ieri l’Ufficio Scolastico Provinciale ha fatto riferimento in una circolare inviata a tutte le scuole in cui viene data la possibilità di una proroga nella consegna del bilancio in caso di «motivata impossibilità».

E mentre i consigli di istituto di Mestre e Venezia organizzano ronde e controlli sulle mancate pulizie in aula e nelle mense (ieri sulla questione ha presentato una interrogazione il consigliere provinciale del Pd Andrea Ferrazzi), si è riunito invece l’altro ieri a Portogruaro il fronte degli istituti superiori del Veneto Orientale, da cui è partita una lettera formale all’indirizzo dell’assessore regionale Elena Donazzan e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo. «Per noi sono un problema le spese di funzionamento, risorse nel 2009 non ce ne sono state – afferma Salvatore Rizzo, dell’istituto D’Alessi – è tuttora a rischio anche l’offerta formativa della cosiddetta Terza Area negli istituti professionali, il progetto per l’approccio al mondo del lavoro degli studenti del quarto anno valido per l’esame di stato». Ieri l’Ufficio scolastico regionale però ha inviato una lettera di rassicurazione su questo.

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Profondo rosso per la scuola del I ciclo

Posted by comitatonogelmini su 17 gennaio 2010

Ormai è ufficiale: per il 2010 i fondi ministeriali per il funzionamento amministrativo e didattico sono azzerati

di Reginaldo Palermo
da La Tecnica della Scuola
17 gennaio 2010
 

Profondo rosso per le scuole di base di (quasi) tutta Italia che in questi giorni sono alle prese con la redazione del Programma annuale del 2010.

La stesura del documento si preannuncia difficile, quasi impossibile, soprattutto per le scuole del primo ciclo (in Sicilia la Regione ha deciso di assegnare alle scuole un contributo per le spese di funzionamento).

Con un “giochetto contabile” in perfetto “stile finanza creativa” il Ministero è riuscito nella non facile impresa di azzerare di fatto i finanziamenti destinati alle scuole.

Vediamo come.

Ogni scuola ha ricevuto infatti poco prima di Natale la comunicazione con la quale viene reso noto l’ammontare del “budget” 2010.

In pratica una scuola di medie dimensioni avrà a disposizione 160mila euro , cifra molto alta ma sulla quale il margine di manovra è pari a zero; infatti di questa somma, 100 mila euro sono già destinati al pagamento dei compensi accessori al personale dipendente (e per legge eventuali avanzi non possono essere usati per altri scopi), i 60mila euro restanti – dice il Ministero- potranno essere utilizzati con la massima libertà dalla scuola per ogni necessità.

Il fatto è che fra queste necessità ci sono anche gli stipendi del personale supplente che sostituisce i titolari assenti per malattia; non solo, ma c’è da aggiungere che i 60mila euro sono esattamente uguali a quelli del 2009 che – in molte, moltissime scuole – non sono stati sufficienti per coprire l’intera spesa delle supplenze.

Cosa succederà dunque quando la scuola avrà esaurito i 60mila euro ?

Si potranno richiedere altri soldi al Ministero che però ha già messo le mani avanti e ha fatto sapere che non è detto che i soldi arrivino davvero.

In pratica il meccanismo sarà questo: se la scuola riuscirà a non spendere tutti i 60mila euro in supplenze, potrà usare i risparmi per la didattica e il funzionamento generale degli uffici, in caso contrario per queste ultime voci non ci sarà neppure un euro a disposizione. E se i 60mila euro non bastassero per coprire tutte le spese per le supplenze la scuola non avrebbe neppure la certezza di ottenere altri fondi.

Il problema si complica ulteriormente se si pensa che fare una previsione sulle spese per le supplenze non è cosa facilissima e normalmente solo verso ottobre-novembre si riesce a capire se si potrà avanzare qualcosa; quindi fino a quella data le scuole non potranno spendere soldi né per la didattica né per il funzionamento: infatti se non riuscisse a risparmiare nulla sulle spese di supplenza, non si saprebbe più come coprire le altre spese.

Insomma, un vero pasticcio per la cui soluzione non basterà neppure ricorrere ai contributi delle famiglie alle quali non si potrà certamente chiedere di versare soldi per pagare le spese postali o i contratti di assistenza per i programmi informatici necessari a gestire le procedure che lo stesso Ministero prevede come obbligatorie.

Il paradosso è del tutto evidente: il Ministero pone a carico delle scuole una serie di obblighi ma non assegna neppure un euro per farvi fronte !

Da tutto ciò emerge un altro dato: se è ormai chiaro che sui fondi che arrivano dallo Stato le scuole non hanno più alcun margine di manovra in quanto si tratta di risorse di fatto già destinate, a che servono gli organi collegiali che dovrebbero programmare le attività e decidere sulle modalità di impiego delle risorse ?

Insomma, come ripeteva spesso Ennio Flaiano, “la situazione è drammatica, ma non è seria”.

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Tutto continua ad essere completamente fuorilegge!!!

Posted by comitatonogelmini su 3 luglio 2009

wallace

1. La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittime le norme sui tagli alla scuola che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha previsto a partire dal 2009-2010

2. Dopo i dubbi e le perplessità sollevate nei giorni scorsi rispetto alla scadenza dei termini per quanto attiene l’emanazione dei regolamenti attuativi dell’art 64 della legge 133/08, il Governo ritiene di aver risolto la questione, facendo approvare dal Parlamento, all’interno del Decreto Legge n. 78 del 1 luglio scorso, il comma 25 dell’art. 17, in cui si prevede: “Il termine di cui all’articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si intende comunque rispettato con l’approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri degli schemi di regolamenti di cui al medesimo articolo”.

1) La sentenza della Corte deve essere ben studiata. Essa riguarda il conflitto di competenze fra Stato e Regioni derivante dalla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 e come tale deve essere interpretata. In ogni caso dichiara illegittime le norme sul dimensionamento. http://www.comune.bologna.it/iperbole/coscost/ricorsi_Gelmini/indice.htm

2) Il DL 78 del 1/07/09 è una vittoria nel senso che il governo è costretto a cercare di sanare le illegittimità in cui è incappato in seguito al mancato completamento delle procedure previste dall’art. 64 del DL 112 del 25/06708. In pratica è un provvedimento di proroga della scedenza del 25 giugno e non sana un bel niente delle illegittimità evidenziate dalla sentenza del TAR lazio del 4 giugno. A tal scopo è bene leggere la nota dell’avv.to Mauceri di oggi. http://www.comune.bologna.it/iperbole/coscost/ricorsi_Gelmini/indice.htm

3) Il Governo è stato costretto ad ammettere ( vedi risposta all’interpellanza urgente PD) che i regolamenti sui tecnici, professionali  e licei devono passare in parlamento per il parere delle commissioni cultura. L’iter dei regolamenti per le superiori si allunga ulteriormente e rende difficile la loro approvazione in tempo utile per le iscrizioni del prossimo anno.

In sintesi: le crepe giuridiche dei provvedimenti si allargano ogni giorno di più visto che all’offensiva di movimento è seguita quella legale. La Gelmini è sempre più in difficoltà. Ciò è solo conseguenza della lotta che abbiamo fatto tutti insieme. Bisogna avere pazienza e consapevolezza che i tempi della giustizia e della politica non coincidono con i nostri.

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Serate informative a Pernumia (25 nov.) e a Stanghella (27 nov.)

Posted by comitatonogelmini su 22 novembre 2008

mostro unicoLegge 169 e Piano programmatico
Come cambierà la scuola italiana dal prossimo anno scolastico?

Iniziative di informazione

MARTEDI’ 25 novembre alle ore 20’45
presso la sala Zanini di PERNUMIA (PD)
Scarica il volantino

GIOVEDI’ 27 novembre alle ore 20’45
presso la sala Verdi di STANGHELLA (PD)
Scarica il volantino Leggi il seguito di questo post »

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Piano programmatico: a breve il parere delle Commissioni parlamentari

Posted by comitatonogelmini su 17 novembre 2008

mostro unicoE’ in fase conclusiva la discussione sul “Piano programmatico”. Il 18 e il 19 novembre 2008 i lavori continueranno nella VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera; il 20 novembre il documento tornerà al Senato. Si concluderà quindi l’esame del provvedimento, con i pareri delle Commissioni parlamentari.

Il Piano programmatico è un atto del Governo sottoposto a parere parlamentare. Una volta espresso il parere del Parlamento, il Piano troverà attuazione nei regolamenti.

Leggiamo insieme questo documento che parla di “revisione degli ordinamenti scolastici”, di “riorganizzazione della rete scolastica”, di “razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane nelle scuole” e ci presenta il “quadro degli interventi” …

E’ possibile seguire i lavori delle Commissioni e i resconti a questo link (scendere fino al provvedimento n. 36),
oppure dalle pagine della Commissione VII (Cultura, Scienza e Istruzione)
 
Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico
(Parere ai sensi dell’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).    
 

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Legge 169 e Piano Programmatico: quale scuola e quale scenario per il futuro?

Posted by comitatonogelmini su 13 novembre 2008

documentazioneDue presentazioni sintetiche a cura di Michela Bertazzo del Comitato genitori e insegnanti, per approfondire gli effetti della L. 169 e del Piano Programmatico (il materiale non è esaustivo ed è soggetto a modifiche)

L. 169 e Piano Programmatico: lo scenario 
E’ una presentazione informativa sugli articoli di legge e relativi punti del Piano Programmatico che interessano Tempo scuola, insegnante unico, alunni per classe, valutazione degli apprendimenti e confrontano gli scenari attuali e quelli futuri.

L. 169: quale scuola?
Prende in esame gli stessi articoli ma li affronta anche riportando il punto di vista ministeriale (quali problemi giustificano le azioni di “riforma”) e dall’altra alcuni “buoni motivi” che ribaltano non tanto/solo le criticità del sistema quanto le pseudo-soluzioni previste.

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